FLOOR & WALL N. 4 NOVEMBRE 2019

Il restauro di Castel Thun in Trentino

I piedistalli Impertek per la salvaguardia dei Beni Culturali

Castel Thun è un meraviglioso edificio medievale nella Val di Non, in Trentino Alto Adige, con una storia che inizia nel 1267 e massima gloria goduta con i Conti Thun nel XVI secolo. Uno dei castelli meglio conservati della zona, è un edificio imponente ma estremamente elegante, che domina una valle spettacolare, con vista su boschi, ampi prati e lontane vette. Oggi, passato di proprietà alla Provincia Autonoma di Trento, è finalmente visitabile al pubblico e da austera sentinella della valle, è diventato museo per più di 400 pezzi originali tra mobilio e opere d’arte, sede di numerosi eventi storico-culturali e teatrali, nonché luogo di iniziative legate all’intrattenimento per le famiglie.

L’architetto Adriano Conci, responsabile degli interventi di ristrutturazione di Castel Thun, spiega come gli ingenti lavori fatti in questi anni siano stati finalizzati alla conservazione degli ambienti, alla riqualificazione secondo le normative anti incendio e relative ai Beni Culturali e Museali, e, naturalmente, all’adattamento della struttura alle nuove funzioni. Tra gli interventi più imponenti, vi è sicuramente quello della Sala detta “il Cantinone”, un tempo stalla dei cavalli dei Conti Thun, e che presto accoglierà la straordinaria collezione di 15 carrozze della famiglia datate tra il 1700 e il 1800. Dato il valore storico dei mezzi e dei finimenti che decoreranno la Sala, l’ambiente ha dovuto subire una serie di interventi di riqualificazione importanti, coinvolgendo tecnici qualificati e aziende specializzate.

Lo scoglio più importante da superare ne “Il Cantinone” era certamente quello dell’umidità. La presenza di acqua era dovuta a due fattori: il filtraggio di acqua meteorica dalla roccia affiorante la parete, dovutamente deviata, e l’umidità di condensa sul pavimento. Per risolvere la problematica si è scelto di creare un pavimento rialzato, così da isolare le carrozze dall’umidità. La sottostante pavimentazione in cemento realizzata negli anni '50 è stata scavata fino a renderla un piano d'appoggio. Successivamente la superficie è stata coibentata e sono stati posizionati dei piedistalli per sorreggere il nuovo piano di calpestio. Un doppio vantaggio nella realizzazione di una pavimentazione sopraelevata si è avuto creando un sistema di circolazione dell’aria sotto le tavole di legno, deumidificando l’area compresa tra i due pavimenti.

A causa della superficie di appoggio molto irregolare è stato necessario intervenire con prodotti specifici, in grado di livellare in maniera semplice e veloce le varie altezze del piano di posa, pur mantenendo la pavimentazione inferiore sempre accessibile per eventuali interventi di manutenzione del cablaggio. Per questo intervento sono stati selezionati i supporti PEDESTAL LINE di Impertek, un sistema di piedistalli regolabili ed autolivellanti, prolunghe, livellatori e testine specifiche, ideato per la posa di pavimenti flottanti con qualunque tipo di finitura finale e in situazioni di posa anche molto problematiche (terreno irregolare, superfici d’acqua, ghiaino, guaine ecc.).

I supporti PEDESTAL LINE, realizzati completamente in Italia con materiali riciclati e riciclabili, hanno una regolazione millimetrica in altezza da 10 a 1020 millimetri e sono forniti di alette specifiche per pavimenti tile e decking, utilizzabili anche con magatelli e testine scorrevoli per la posa di lastre di grande formato o pavimentazioni miste. Ciascun piedistallo ha portata fino ai 1000 kg, garantendo una struttura molto leggera sulla superfice di posa, ma estremamente resistente. Inoltre, le testine serie Balance sono autolivellanti e permettono una livellazione perfetta ed automatica del piano di posa fino al 5% di pendenza.

Solitamente utilizzati per le pavimentazioni esterne, nella ristrutturazione de “Il Cantinone”, con un’area totale di 334 mq, sono stati utilizzati circa 800 supporti in ambiente interno. I vigili del fuoco, infatti, ne hanno autorizzato l’utilizzo perché distanziati tra loro e non contigui, quindi totalmente idonei dal punto di vista della sicurezza anti-incendio.

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